#Energia – Voce in fattura CTS, di cosa si tratta e come puoi eliminarla.

voce in fattura CTSHai una fornitura in Media Tensione e sulla fattura leggi una voce di costo denominata CTS ?
Non ti agitare. Continua a leggere e capirai perché la trovi solo oggi, come far si che scompaia, cosa accade se non segui il mio consiglio per non pagarla più.

CTS , un acronimo che letto sbadatamente può anche evocare piacevoli momenti passati. Per chi ne ha usufruito il CTS era e mi sembra lo sia ancora, il mitico Centro Turistico Studentesco Giovanile…e ma non è di quello che ti parlerò.

In questo caso qui , CTS sta per : Corrispettivo Tariffario Specifico…e ti assicuro che è tutt’altro che piacevole, ma su di una cosa ti tranquillizzo subito, non è l’ennesima voce inserita dal Governo per far cassa.

Come già indicato nel primo rigo, questa voce appare (quando è il caso) solo sulle fatture di Clienti serviti in Media Tensione. Vediamo quando ciò si verifica.

Iniziamo a capire quando e perchè si paga Il CTS :

  • Un cliente che usufruisce della Media Tensione (MT) utilizza un impianto che spesso, su direttiva del Distributore di zona, ha provveduto da solo a farsi installare. Al termine dei lavori tale impianto prevede la consegna della – Dichiarazione di adeguatezza impianto – . Se il Cliente non consegna tale dichiarazione al proprio Distributore o seppur consegnata sia antecedente il 16 novembre 2006, ecco che può ritrovarsi questa voce di costo in fattura.
  • La dichiarazione di adeguatezza dell’impianto può essere revocata dal distributore a seguito di controlli che evidenzino la mancata rispondenza ai requisiti tecnici attualmente indicati. In tale casol’utente sarà tenuto a pagare il CTS con decorrenza dalla data di invio della dichiarazione di adeguatezza o, qualora tale dichiarazione sia stata inviata in un anno precedente a quello di effettuazione del controllo, con decorrenza dal 1° gennaio dell’anno di effettuazione del controllo.

Che cos’è la Dichiarazione di adeguatezza?

La dichiarazione di adeguatezza è un documento che certifica la rispondenza dell’impianto del Cliente in Media Tensione ai requisiti tecnici fissati dall’Autorità con il comma 39.1 della Delibera 22 dicembre 2015 646/2015/R/eel.

In poche parole, una cabina di Media Tensione deve corrispondere a determinati parametri di funzionamento e nel caso in cui da un controllo del Distributore di zona questi parametri non risultino a norma, il cliente viene sanzionato con un corrispettivo monetario, che come su detto appare in fattura con la voce CTS .

Ma quanto può valere economicamente il CTS ?

Varia da € 500 annui (distribuiti mensilmente) ad importi sempre maggiori fino ad un valore massimo di € 3.280,36 . Diciamo senza scendere nel tecnicismo del calcolo, che dipende dalla potenza (KW) che si ha a disposizione, più ne hai più paghi.

Come puoi evitarlo

Purtroppo una scappatoia o una soluzione a buon mercato non c’è. Se ti aspettavi questo mi spiace, ma come dico sempre nei miei Post, qui trovi la REALTA’  ,  per le prese in giro tocca cambiare Blog.

L’unico modo che hai per eliminare il costo CTS, è quello di contattare il Distributore e apportare le modifiche richieste alla Cabina o consegnare una nuova Dichiarazione di adeguatezza conforme alla normativa.

Attenzione però, non è detto che tu debba per forza effettuare queste modifiche, puoi anche andare avanti, ma il costo del CTS potrebbe aumentare e a quel punto forse a conti fatti, sistemare il tutto ti conviene. Certo, avrai un costo da affrontare, ma dipende a chi ti rivolgi, per i miei Clienti di solito ci penso io.

Adesso siiamo giunti alla fine, spero tu sia soddisfatto della spiegazione, nel caso in cui vuoi sapere di più, posta un commento per porre la tua domanda oppure puoi scrivermi dalla pagina contatti

Ti Aspetto. Ciao..!!

Pasquale

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